Equa competizione e Diritti TV sul tavolo dell’Assemblea di Lega

19 Giugno 2024

Assemblea di Lega B in videoconferenza con tutte le società presenti.

In apertura, il presidente Mauro Balata ha salutato le nuove associate che hanno fatto oggi il loro ingresso nella sede assembleare. Balata ha quindi riferito gli esiti del Consiglio Federale dello scorso 14 giugno, sottolineando come in quella sede si sia confermata la contrarietà della Lega alle seconde squadre in Serie B e, allo stesso modo, la reintroduzione dell’istituto delle multiproprietà, meccanismi che incidono sulla regolarità e integrità della competizione, oltre a violare lo statuto federale nella parte in cui richiama il diritto di intesa con le Leghe interessate, che non ha trovato applicazione al momento della decisione. Balata ha infine ribadito come in tutte le scelte sul sistema calcio sia necessaria la garanzia dell’equa competizione

Capitolo Audiovisivi. L’Assemblea ha deliberato la pubblicazione dell’offerta finale al mercato relativa ai diritti audiovisivi 2024-2027, strutturata “per prodotto” e non più “per piattaforma”, con un valore minimo non derogabile e senza previsione di un termine di adesione. L’oggetto dell’offerta prevede un pacchetto dirette riservato agli utenti domestici e un secondo riservato ai pubblici esercizi. I corrispettivi richiesti sono modulati a seconda del numero degli aderenti. I valori indicati sono stati quantificati in considerazione del giusto equilibrio fra il trend del mercato delle TV e il significativo incremento di ascolti delle ultime stagioni delle partite di Lega B (+1 milione di contatti nel solo anno scorso).

Numeri, quelli dell’audience, che sono certificati e hanno registrato un amr (ascolto medio) cumulativo di 23,57 milioni durante tutto l’arco del campionato e di 2,6 milioni per le dieci gare di post season (playoff – playout), con anche partite che hanno superato alcune gare di A. Cifre che qualificano in maniera precisa il valore del prodotto Serie BKT.

In questo modo la Lega B adotta una nuova strategia per tutelare il valore del proprio prodotto e rispondere all’allargamento delle competizioni internazionali che, senza alcun riequilibrio di sistema, hanno e stanno contraendo gli investimenti dei broadcaster sulle competizioni domestiche di tutte le categorie e di tutti i Paesi europei.